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Durante lo scorso weekend molte agenzie di stampa hanno rilanciato la notizia della vendita delle torri da parte di Wind. Il provider che lo scorso anno si è unito con 3 Italia avrebbe messo sul mercato oltre 5mila delle sue piattaforme per la trasmissione delle reti. Da questa operazione, il gruppo cerca benefici tutti economici con la riscossione di oltre un miliardo di euro dagli acquirenti.

 

Wind, cosa cambierà con la vendita delle reti

Anche se la vendita delle torri ancora non si è materializzata, sui social è iniziato il dibattito su quelli che possono essere gli effetti per i clienti del provider.

Come risaputo le torri di trasmissione sono un’infrastruttura cruciale per un provider di telefonia mobile. Grazie a queste piattaforme, sparse in maniera omogenea sul territorio nazionale, gli operatori sono favoriti nello sviluppo delle loro reti e riescono a garantire servizi maggiori ai propri utenti.

Entrano nella fattispecie del caso Wind, c’è da chiarire che la vendita delle torri (anche se in  un numero consistente come 5mila) non significa per gli utenti un peggiore peggiore qualità di linea. Wind, infatti, non andrà a toccare gli impianti strategici nelle aree più densamente popolate.

Le paure degli abbonati quindi non sono giustificate, anche perché i soldi che saranno garantiti dalla vendita delle torri potrebbero poi essere investiti nella costruzione delle linee 5G.

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