Il più importante punto d’appoggio dello studio potrebbe essere che i bot dei social media sembrano avere un impatto profondamente negativo sulla fiducia degli utenti. Inoltre, il 34% degli intervistati afferma di non aver mai sentito parlare di bot. Nel frattempo, ben l’80% di coloro che hanno sentito parlare di account bot credono siano usati “con cattive intenzioni”, mentre solo il 17% crede il contrario. Solo il 7% è molto fiducioso nella propria capacità di individuarne uno.
Le “notizie false” e il pregiudizio sono diventati temi caldi nelle notizie degli ultimi anni, suscitando polemiche e dibattiti e cambiamenti drastici nel modo in cui operano molte aziende tecnologiche. La percezione che i bot sono per lo più un’influenza negativa e che in genere non diffondono informazioni accurate o imparziali non è cambiata, ma il fervore con cui sono stati raggiunti è cresciuto considerevolmente. Tuttavia, da quando Pew Research ha esaminato per la prima volta le percezioni degli utenti dei social media sugli account di social media automatizzati, la fiducia degli utenti nella loro capacità di distinguere il vero dal falso è diminuita in modo significativo.
Questa è una tendenza che si manifesta anche attraverso i recenti cambiamenti nella gestione di siti e prodotti di social media. Le modifiche apportate negli ultimi due anni hanno posto la privacy in prima linea, a seguito di alcune importanti violazioni della sicurezza, ma anche molta attenzione è stata dedicata all’arresto della diffusione di notizie false e alla chiusura di account falsi.
La risposta dei media alla diffusione dei bot e alla percezione del pubblico è stata in gran parte volta a combattere l’uso di essi laddove è appropriato farlo. Gli intervistati sembrano indicare che almeno un certo uso dell’automazione nella diffusione di informazioni o notizie è accettabile. È interessante notare che l’uso accettabile più comune di questi software è in realtà legato al governo. In particolare, ben il 78% degli intervistati ritiene che il governo potrebbe utilizzare tali servizi per trasmettere informazioni sulle emergenze nazionali senza causare troppi problemi. D’altra parte, solo il 55% e il 53%, rispettivamente, ritiene che le aziende debbano utilizzarli per diffondere la notizia di un nuovo prodotto o altro.