L’arabia Saudita dovrebbe aver concluso oggi il suo accordo con Virgin Hyperloop One dopo la critica da parte del presidente della compagnia Richard Branson sulla questione della scomparsa del giornalista Jamal Khashoggi, secondo quanto riportato dal Financial Times.
All’inizio di questa settimana, Branson ha dichiarato di aver temporaneamente congelato la sua collaborazione con l’Arabia. Ma precedentemente, aveva già programmato un investimento per raggiungere l’obiettivo delle esplorazioni spaziali. Secondo quanto riferito, i sauditi stavano per investire circa 1 miliardo di dollari nel progetto di Branson.
Di conseguenza, il CEO di Virgin Hyperloop One, Rob Lloyd e il CTO Josh Giegel, hanno dichiarato che non parteciperanno alla Future Investment Initiative (FII), una massiccia conferenza colloquialmente nota come “Davos nel deserto“. Ospitati dal principe ereditario Mohammed bin Salman e dal sovrano del regno dal 23 al 25 ottobre, anche altri dirigenti tecnici e finanziari si troveranno al meeting.
Il piano prevedeva che Virgin Hyperloop One e l’Arabia Saudita firmassero un accordo per uno studio approfondito di fattibilità durante una cerimonia durante la FII, secondo quanto riferito da FT. L’accordo si sarebbe concentrato sul dove e come costruire
il futuristico sistema di trasporti nel paese. La cancellazione dell’affare è vista come la prima rappresaglia del regno sulla scia di alcuni dirigenti occidentali che hanno snobbato la conferenza.
Hyperloop One ha inoltre testato la sua tecnologia in un sito di dimostrazione in Nevada, ma non ha ancora presentato offerte per un piano di costruzione su vasta scala. L’Arabia Saudita si era posizionata come la nazione più desiderosa di costruire il primo hyperloop al mondo pronto per i passeggeri. Ad aprile, Lloyd e altri dirigenti hanno svelato “la Vision 2030 Hyperloop Pod, consolidando ulteriormente l’impegno tra il Regno e VHO per portare la tecnologia hyperloop in Arabia Saudita“, secondo quanto riportato in un comunicato stampa.
Martedì, un portavoce di Virgin Hyperloop One ha dichiarato che la storia del Financial Times era in realtà errata e ha affermato che sarebbe stata modificata. Ma solo ultimamente la società ha affermato di aver ricevuto “nessuna revoca dei permessi da parte governo, quindi niente è saltato“, sollevando la possibilità che un accordo possa ancora essere raggiunto in futuro.