Sky Italia e DAZN devono affrontare un processo congiunto il cui tema verte sulle irregolarità riscontrate nella commercializzazione delle partite di Serie A. Dalle segnalazioni di Altroconsumo si è giunti ad una disputa legale tra le due società ed il Garante per i servizi del mercato AGCM.
Sky e DAZN sotto accusa: AGCM apre il procedimento legale
Le avvisaglie avutesi a partire dallo scorso mese di agosto 2018 incontrano la tesi pubblicata all’interno del bollettino settimanale AGCM che sul sito ufficiale indica il procedimento formale contro Sky e DAZN, poste sotto accusa dal Garante in merito agli illeciti commessi per la commercializzazione dell’offerta Sky Serie A.
L’antitrust avrà il compito di verificare e provare le violazioni ai diritti dei consumatori. Per Sky si parla soprattutto delle modalità di pubblicizzazione dell’offerta pay TV satellitare, per le quali si è detto che:
“Sky avrebbe adottato modalità di pubblicizzazione dell’offerta del pacchetto calcio per la stagione 2018-2019 che, in assenza di adeguate informazioni sui limiti dell’offerta relativi alle fasce orarie, potrebbero avere indotto i nuovi clienti ad assumere una decisione commerciale non consapevole”
Punti critici della questione convergono anche in direzione dei vecchi abbonati, verso cui si è disposta una severa rimodulazione del numero di incontri concessi dalla piattaforma rispetto allo scorso campionato. C’è stata poca chiarezza in merito alle procedure di recesso gratuito ed ai costi di disattivazione. Un comportamento fraudolento che avrebbe costretto i clienti a rinnovare l’abbonamento alla cieca, nella convinzione che l’offerta non sarebbe cambiata.
Si potrebbe configurare una violazione ai termini previsti dall’articolo 65 del codice del consumo, i quali impongono trasparenza ed immediata comunicazione in caso di variazioni alle condizioni di contratto.
DAZN sotto accusa: AGCM contro la scarsa trasparenza
Per DAZN, invece, si pone enfasi sull’estensione del servizio, promesso quale metodo per accedere “dove vuoi e quando vuoi” ai canali della piattaforma. In realtà non ci cita il fatto che le limitazioni tecniche non consentono un uso fluido del servizio. Tra l’altro si parla del mese gratuito che, come sappiamo, impone il vincolo del rinnovo automatico alla scadenza. In conseguenza, il cliente si ritrova ad esprimere il diritto di recesso per non rinnovarlo. Una semplice dimenticanza ed il rinnovo avviene in automatico.
Di fatti, il cliente si ritrova a rinnovare automaticamente il servizio mensile fornendo gli estremi del conto. Per poter disdire dovrà poi provvedere manualmente in modo da evitare gli addebiti automatici.
“Tali comportamenti potrebbero evidenziare la violazione degli artt. 21, 24 e 25 del Codice del Consumo, presentando sia profili di ingannevolezza rispetto alle informazioni comunicate dal professionista in merito alle caratteristiche tecniche di fruibilità del pacchetto e alle modalità di adesione all’offerta, che profili di aggressività, in quanto il professionista potrebbe aver esercitato un indebito condizionamento nei confronti dei consumatori che, accettando l’offerta per fruire gratuitamente il primo mese del servizio, potrebbero subire un addebito automatico quale conseguenza della sottoscrizione inconsapevole di un contratto”
Nel frattempo Sky conta di acquisire i diritti esclusivi sulla piattaforma Mediaset Premium. Avremo ancora problemi? Voi che posizione avete assunto? Seguiteci per gli sviluppi del processo.