Il pacchetto Calcio della stagione sportiva 2018-2019 è oggi posto sotto la spessa lente d’ingrandimento dell’Antitrust. Secondo l’Autorità, infatti, l’azienda inglese non sarebbe stata sufficientemente chiara nel pubblicizzare i contenuti dell’abbonamento.
Sky, secondo la recente istruttoria, avrebbe violato il Codice del Consumo in due casi particolari. Prima di tutto, nella presentazione dell’offerta relativa al pacchetto Calcio, l’azienda non avrebbe specificato le fasce orarie delle partite a cui l’utente potrebbe avere accesso. In altre parole, non avrebbe sottolineato i propri limiti, specificando ad esempio che l’anticipo del sabato sera è ad oggi in mano a DAZN. Come si può notare dal sito ufficiale, infatti, Sky ha pubblicizzato il pacchetto con una immagine di “tanti appassionati che, con maglie diverse, si recano allo stadio”, senza però specificare quali effettivamente siano le partite compatibili con il pacchetto in questione.
Sky: l’Antitrust attacca alcune pratiche dell’azienda
In secondo luogo, l’Antitrust accusa Sky di non aver informato i già clienti delle modifiche ai contenuti. Chi già possedeva un abbonamento attivo, infatti, all’atto dell’automatico rinnovo annuale non si è visto comunicare il passaggio da 10 a 7 partite a settimana di Serie A, non avendo inoltre la possibilità di recedere gratuitamente dal contratto, proprio per una modifica che potrebbe non essere soddisfacente.
Sulle lamentele dei consumatori, l’Autorità ha aperto un’inchiesta con l’accusa di non aver richiesto il consenso da parte del cliente all’adesione di un servizio differente rispetto a quanto originariamente firmato dal cliente, l’offerta Calcio non è difatti la medesima dell’anno appena trascorso, anzi, è stata ridimensionata notevolmente (qui per gli ultimi prezzi disponibili).