Dopo la fine della super asta sulle frequenze 5G, è giunto il momento per gli operatori di telefonia mobile di ragionare sulle possibili tariffe da abbinare alla nuova e tanto decantata tecnologia di connessione iper veloce. Gli esperti analisti del settore si vedono un po’ preoccupati, con la società Fitch Solutions che poche settimane fa ha lanciato accuse contro l’asta indetta dal MiSE, proprio per il fatto che tanta potenza nella rete potrebbe risultare in costi esorbitanti per le tariffe 5G del prossimo futuro.
La preoccupazione è reale e ci sono dei precedenti in Europa. Oggi le tariffe di telefonia mobile sono bassissime e offrono minuti illimitati e Giga in 4G quasi impossibili da consumare in un mese. Ora, se il prezzo medio stimato è circa 8 euro per ogni pacchetto e le tariffe 5G si muovessero nella direzione opposta, allora si prospetta un vero salasso per gli utenti.
Tariffe 5G: supposizione di una stangata
Come detto, in Europa la connessione 5G è già utilizzata dai clienti di telefonia. La Finlandia, infatti, offre stabilmente tali contratti tramite l’operatore telefonico nazionale Elisa Oyj. C’è però un piccolo problema, ovvero il pacchetto finnico costa circa 45 euro al mese!
Le tariffe 5G in Italia non potranno di certo essere abbinate a tali cifre e, se così fosse, il futuro economico degli operatori di telefonia mobile italiani sarà molto grigio. Considerando che il 2020 è prossimo, Tim, Wind 3, Vodafone e Iliad avranno poco tempo per risolvere il problema dei costi che gravano sull’utente finale.
Il 5G deve essere un’opportunità non una stangata per le famiglie. Una tecnologia per i consumatori economicamente sostenibile su cui costruire il futuro della connettività.