Siamo tutti a conoscenza degli scandali in cui è stato coinvolto Facebook negli ultimi mesi. Prima Cambridge Analytica e qualche giorno fa la grande falla nella sicurezza ha permesso ad alcuni hacker di impossessarsi dei dati di milioni di utenti.
Per questi due motivi, i fondi hanno proposto di togliere Mark Zuckerberg dalla presidenza dell’azienda in quanto, secondo loro, non è stato in grado di gestire entrambi gli scandali. Oggi vi spieghiamo perché tutto questo non è possibile.
Nelle ultime settimane è aumentato a dismisura il fronte degli azionisti che vorrebbero cacciare Mark Zuckerberg dalla presidenza di Facebook. Questa mossa però, non sarà mai possibile dato la struttura azionaria, che permette a Zuckerberg di essere il proprio capo. Moltissimi fondi hanno seguito l’iniziativa presa da Trillium Asset Management, il cui scopo è far dimettere il CEO e fondatore del social network dalla presidenza.
Il potere di Mark Zuckerberg però può essere messo in pericolo solamente dall’assemblea degli azionisti che solitamente vota le decisioni più importanti. Ma nemmeno quest’ultima è in grado di cacciarlo dal suo trono perché il social network ha due classi di azioni, le azioni A vengono liberamente scambiate e valgono un voto in assemblea, le azioni B sono possedute dallo stesso Zuckerberg per tre quarti e assicurano ben 10 voti ciascuna.
In questo modo il fondatore dell’azienda possiede il 18% dei titoli e il 60% del potere di voto. In parole povere, senza il suo consenso, niente può essere modificato. Non ci resta quindi che sperare nel lavoro dell’azienda per mettere al sicuro tutti i dati degli utenti, in modo che non possano essere violati mai più in questo modo.