La vicenda affonda le radici nella suddivisione dei diritti televisivi per i prossimi campionati di calcio di Serie A. Come molti di voi sapranno, quest’anno la Lega ha imposto la vendita dei pacchetti per orari (e non più per squadra), impedendo ad un’unica azienda l’acquisizione dell’intera programmazione. Tale limitazione ha portato alla situazione attuale, in cui Sky detiene l’esclusiva su 266 partite e DAZN le restanti 120 circa.
Il problema, secondo il Garante per le comunicazioni e l’Antitrust sta nella mancata comunicazione ai clienti da parte dell’azienda, delle modifiche ai contenuti effettivamente visibili. Un vecchio abbonato al pacchetto Calcio, infatti, si aspetterebbe ancora di vedere tutte le 380 partite (dato che il prezzo non è stato modificato), quando in realtà non è cosi.
La diffida, quindi, cerca di imporre a Sky la comunicazione ai clienti della variazione contrattuale, con l’aggiunta della possibilità di recesso gratuito, nell’eventualità in cui gli stessi non siano soddisfatti del servizio effettivamente offerto.
Discorso simile anche per i nuovi abbonati, come indicato nel nostro articolo, la campagna promozionale, secondo l’Antitrust, non è chiara. Dal sito ufficiale infatti si notano immagini di tanti tifosi, con indosso la maglia della squadra del cuore, che si recano amorevolmente allo stadio, senza però dare un segnale della non disponibilità di tutte le partite della Serie A.
Sky è stata formalmente invitata ad apportare le modifiche e comunicazioni del caso, onde evitare spiacevoli situazioni future.