Dopo 171 rilanci e ben 14 giorni, l’asta per il 5G si è conclusa con un grande vantaggio da parte di TIM e Vodafone (si sono assicurate i blocchi più grandi di ogni frequenza), sulla concorrenza di Iliad e Wind Tre. Le 700MHz, ritenute le più preziose per la maggior predisposizione alla penetrazione delle pareti degli edifici, sono state battute al trittico TIM, Vodafone e Iliad. Le 3700MHz, ritenute le più utili sia per la velocità di connessione che per la disponibilità quasi immediata, e le 26GHz hanno soddisfatto praticamente le esigenze di ogni azienda di telefonia.
Il complessivo, di 6,5 miliardi
di euro, è un qualcosa di inimmaginabile, basti pensare che gli analisti avevano stimato un valore totale di 3/3,5 miliardi di euro. La cifra è indubbiamente monstre, ma è davvero così incredibile; per aiutarvi a capire sfruttiamo un’interessante immagine proposta dal sito agendadigitale.
Premettendo che ogni mercato è da considerarsi condizionato da tantissimi fattori (in primis la concorrenza) derivanti anche dalla popolazione stessa, per avere un’idea più varia è stato considerato il prezzo pagato per Mhz su 100’000 abitanti relativamente alla frequenza da 3700MHz.
Ebbene, secondo quanto mostrato, in Italia la cifra si è assestata sui 1993 euro, in Spagna sui 758 euro, nel Regno Unito sui 579 euro e in Finlandia sui 256 euro.
Che dite, le aziende hanno forse esagerato, o il 5G è davvero così importante?.