La società cinese, secondo quanto dichiarato e concesso da UL Benchmark
, avrebbe volutamente truccato i punteggi allo scopo di far apparire più veloci e prestanti i propri smartphone. Una situazione ciclica che si ripete in occasione del rilascio di nuovi top di gamma anche per altre compagnie costruttrici.
Aziende come Huawei, OnePlus ed altre sono solite modificare i parametri software di valutazione inibendo funzioni che, altrimenti, metterebbero a nudo il vero potenziale elaborativo delle unità. Così facendo scalano le classifiche portandosi a stretto contatto con dispositivi famosi e veramente potenti.
In un post pubblicato sul blog di UL Benchmark è stato scritto che:
“Dopo che Huawei ha modificato ingiustamente i punteggi dei benchmark il mese scorso, siamo stati contattati dai revisori di Tech2 che avevano preoccupazioni simili sugli smartphone Oppo. Test approfonditi da Tech2 hanno rilevato che l’ammiraglia Oppo Find X concedeva punteggi di riferimento insolitamente alti e fuorvianti”
In una fase successiva si è passati ad un’ulteriore verifica dei fatti ad opera di UL Benchmark, che in una sessione privata di 3D Mark su Oppo Find X ed Oppo F7 ha rilevato gli stessi risultati.
La discrepanza tra i due risultati è stata enorme. Con app pubblica il punteggio del Find X ha raggiunto quota 4576, contro gli appena 3344 score point del test interno. La situazione è cambiata anche con l’F7, per cui si sono visti dati da 1079 punti contro gli effettivi 767 punti registrati dal test privato.
“Quando rileviamo che l’utente sta eseguendo applicazioni come giochi o Benchmark 3D che richiedono alte prestazioni, permettiamo al SoC di funzionare a piena velocità per un’esperienza senza problemi”