Netflix ha contratto ben 9 miliardi di debiti per continuare a produrre contenuti Netflix ha annunciato che dovrà richiedere un prestito per la seconda volta quest’anno, con l’obiettivo di raccogliere altri 2 miliardi di dollari (circa 2,8 miliardi di euro). L’obiettivo è quello di investire quanto più possibile nella produzione di spettacoli originali e acquisizione di contenuti per contrastare l’intensificarsi della concorrenza.

La mossa finanziaria è servita quindi per dare il via ad un’ampia gamma di attività incluso il pagamento di nuovi contenuti. La domanda per il prestito ha però fatto oscillare sia i prezzi delle sue obbligazioni che delle sue azioni, suscitando la preoccupazione degli investitori.

L’amministratore delegato di Netflix Reed Hastings è stato esplicito riguardo al piano finanziario da seguire: “Continueremo a finanziare i nostri progetti utilizzando fondi ad alto rischio”, ha scritto Hastings nella sua lettera per gli azionisti del secondo trimestre.

La mossa è stata ben presto analizzata anche da John McClain, portfolio manager di Diamond Hill Capital, che è a lungo nel mercato del debito, aggiungendo che l’aumento del debito “ha senso per società del genere“.

La società si indebita per far fronte alla concorrenza

Netflix ha detto inoltre previsto di spendere 8 miliardi di contenuti quest’anno. La società aveva già speso 6,9 miliardi di dollari in programmi TV e film entro la fine del terzo trimestre. Un ritmo sostenuto dovrebbe suggerire che la spesa totale affrontata per l’avvento di questo 2018 dovrebbe trovarsi attorno i 9 miliardi.

Ricordiamo infine che Netflix ad aprile ha già recuperato 1,6 miliardi di dollari in debiti, dopo aver raccolto 9,9 miliardi di utili nel novembre 2017, portando il loro debito totale a 8,4 miliardi. Lla maggior parte di questi è stata quasi tutta scontata, avendo un termine di scadenza previsto di 3 anni. Ma per quanto riguarda invece i debiti a lungo termine, in percentuale del capitale totale sono quasi raddoppiati del 65% dalla fine del 2014.

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