La mossa finanziaria è servita quindi per dare il via ad un’ampia gamma di attività incluso il pagamento di nuovi contenuti. La domanda per il prestito ha però fatto oscillare sia i prezzi delle sue obbligazioni che delle sue azioni, suscitando la preoccupazione degli investitori.
L’amministratore delegato di Netflix Reed Hastings è stato esplicito riguardo al piano finanziario da seguire: “Continueremo a finanziare i nostri progetti utilizzando fondi ad alto rischio”, ha scritto Hastings nella sua lettera per gli azionisti del secondo trimestre.
La mossa è stata ben presto analizzata anche da John McClain, portfolio manager di Diamond Hill Capital, che è a lungo nel mercato del debito, aggiungendo che l’aumento del debito “ha senso per società del genere
“.Netflix ha detto inoltre previsto di spendere 8 miliardi di contenuti quest’anno. La società aveva già speso 6,9 miliardi di dollari in programmi TV e film entro la fine del terzo trimestre. Un ritmo sostenuto dovrebbe suggerire che la spesa totale affrontata per l’avvento di questo 2018 dovrebbe trovarsi attorno i 9 miliardi.
Ricordiamo infine che Netflix ad aprile ha già recuperato 1,6 miliardi di dollari in debiti, dopo aver raccolto 9,9 miliardi di utili nel novembre 2017, portando il loro debito totale a 8,4 miliardi. Lla maggior parte di questi è stata quasi tutta scontata, avendo un termine di scadenza previsto di 3 anni. Ma per quanto riguarda invece i debiti a lungo termine, in percentuale del capitale totale sono quasi raddoppiati del 65% dalla fine del 2014.