5GDa una recente intervista rilasciata dal Senior Vice President della sezione Connectivity & Networking Business Unit insita in QualcommRahul Patel, al sito DDay.it, sono emerse interessanti considerazioni sul futuro del 5G e sui possibili sviluppi in tutto il mondo.

I dubbi, sopratutto in un cambiamento quasi epocale come questo, sono davvero moltissimi. Le spese eccessive sostenute dagli operatori telefonici lasciano pensare ad un esborso pesante da parte dell’utente finale, anche se, come rilasciato da una recente intervista di Italtel, è auspicabile la condivisione della rete per una minore competitività sull’infrastruttura, in favore di un maggiore focus sui servizi annessi.

Dall’altro, invece, un dirigente Qualcomm ha provato a rispondere alle domande più interessanti e cocenti della maggior parte di noi.

 

Quali saranno i vantaggi per gli utenti e per i provider?

L’utente finale potrà sicuramente godere di migliori velocità di download (ad alte frequenze si arriverà anche ai 10 Gbps, nelle basse circa il 10% in più del 4G) e di upload, con una efficienza energetica sicuramente più innovativa. Discorso simile per la copertura, avendo la possibilità di giocare con i vari tipi di frequenze, gli operatori potranno sfruttarne un tipo nelle aree densamente popolate ed un altro nel resto del territorio, garantendo così il segnale a tutti.

Il provider in sé, invece, potrà sfruttare le stesse antenne per facilitare il collegamento di più utenti (maggiore capacità della singola antenna), ad un costo indubbiamente diminuito rispetto al passato.

 

Gli smartphone di adesso sono compatibili? altrimenti quanto costeranno?

Ebbene, gli smartphone in commercio oggi non sono compatibili con il 5G. Al momento si pensa che il primo modello verrà lanciato da OnePlus, l’idea è di vederlo nella seconda metà del 2019, se non addirittura nel 2020.

I prezzi, sempre secondo Qualcomm, saranno abbastanza elevati. Il terminale che integrerà il chip 5G costerà, si pensa, tra i 500 ed i 1000 euro (se non di più).

 

VIADday
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