Dal 2018, come molti di voi sapranno, il territorio ha iniziato a sviluppare una lunghissima serie di iniziative rivolte all’Internet delle Cose (o Internet of Things), una tecnologia che proprio alla distribuzione e alla nascita della suddetta rete 5G potrà decollare in tempi pressoché brevissimi.
Ebbene, il nuovo standard permetterà una maggiore connessione per cella (si parla di un milione di dispositivi per chilometro quadrato) grazie ad una più capillare suddivisione della stessa. Il collegamento sarà più stabile e, sopratutto, le nuove antenne verranno distribuite in maniera capillare sul territorio con un risparmio energetico davvero notevole.
La velocità di trasmissione (teorica) sarà di 20 Gbps in download e di 10 Gbps in upload. Questa è da considerarsi come il “picco”, ovvero il massimo raggiungibile; il singolo utente ne potrà sfruttare solamente una piccola parte (da calcolare in relazione al numero di connessioni del momento), secondo le stime si parlano di 100 Mbps in download e di 50 Mbps in upload.
Una banda così grande permetterà di migliorare lo streaming dei contenuti rispetto al 4G; ad esempio, il tempo di latenza, ovvero il tempo necessario per trasferire un pacchetto da un server al dispositivo, dovrebbe passare dai 20 ms attuali ad addirittura 1 ms.
I vantaggi, come potete voi stessi notare, sono davvero moltissimi. La palla ora passa nelle mani degli operatori telefonici (qui per i dettagli sull’asta), nella speranza che sappiano sfruttare tutta la tecnologia nel miglior modo possibile.