La possibile vendita di Mediaset Premium alla rivale di sempre, quale è Sky, è ormai da tempo sulla bocca di tutti. Entro la fine del mese corrente, secondo le indiscrezioni, l’azienda inglese (salvo il benestare dell’Antitrust) dovrebbe confermare e ultimare l’acquisizione in blocco del comparto della pay TV italiana.
La notizia ha dell’incredibile, anche se già da tempo si ipotizzava la possibilità di assistere ad una soluzione simile. Con il 2018 Mediaset Premium sembrava aver tirato i remi in barca e lasciate tutte le principali competizioni sportive europee nelle mani della concorrenza (Europa League, Champions League e parte della Serie A a Sky, il resto a DAZN), dimostrando quindi un elevato disinteresse al mondo della pay TV.
I pensieri iniziali sembrano essere stati in parte confermati dalle indiscrezioni, l’azienda vuole dedicarsi quasi integralmente alla TV in chiaro, cedendo il dispendioso mondo a pagamento con un portafoglio di circa 1 milione di clienti direttamente a Sky.
Mediaset Premium vende a Sky, ma cosa cambia?
Nell’eventualità in cui la compravendita dovesse concretizzarsi, l’ipotesi più accreditata parla del mantenimento delle redini della linea editoriale per l’anno corrente tra le mani di Mediaset Premium stessa. Ciò sta a significare che tutto verrebbe ancora gestito dalla realtà italiana, lasciando a Sky solamente il ruolo di proprietario.
Alcune modifiche, tuttavia, verrebbero applicate ai canali stessi. Buona parte delle Serie TV esclusive di Premium migrerebbero direttamente sul satellite, ricevendo in cambio la visione gratuita di canali esclusivi di Sky (come Sky Cinema, Sport e altri), ovvero senza richiedere il versamento di cifre aggiuntive al normale e corretto abbonamento. L’idea è quindi di uno scambio di contenuti, senza però andare a stravolgere il digitale terrestre o la vita degli abbonamenti, il cliente ne potrà trarre solo beneficio.