Molti scelgono i virtuali, affidandosi alla stabilità delle reti TIM e Vodafone ma con un punto a favore della convenienza. Prendiamo in esame i motivi che ci portano a considerare 4 nuove offerte che fanno cadere in basso quelle proposte dai rispettivi operatori reali.
Ho.mobile lo conosciamo bene. Nasce dall’esigenza di contrastare Iliad e mascherare la cattiva fama di Vodafone. Dal gestore eredita le stabili e potenti reti commerciali in 4G che inizialmente hanno garantito offerte con traffico dati a velocità di 60 Mbps. Le attuali proposte ho.mobile GIGA 50 offrono ancora il 4G ma in versione Basic, per una connessione che non supera i 30 Mbps di banda. Nel complesso abbiamo:
Nonostante vi sia il limite di velocità l’esperienza generale di navigazione non viene inficiata in fase di download, consultazione delle pagine e delle applicazioni per streaming e condivisione social. Non c’è motivo per non sceglierla al posto di Vodafone, da cui prende le distanze per costi nettamente inferiori. Servono appena 9,99€ al mese per avere i contenuti indicati ed una valida applicazione da cui poter bloccare anche i servizi a pagamento ed i numeri a sovrapprezzo. In più siamo sicuri che non ci saranno aumenti.
Lycamobile, invece, è meno noto del fratello maggiore. Si tratta sempre di un operatore virtuale su rete Vodafone ed offre un livello estremo di convenienza che si materializza attraverso la nuova offerta
con 60 GB e minuti/SMS illimitati a 6,90€ che è possibile attivare inviando subito un semplice SMS. Il low-cost del secolo in attesa di scoprire le carte sulle prime promo da 100 GB.
Kena Mobile di TIM è appena passato al 4G. Non è però un 4G convenzionale. Da un certo punto di vista lo potremmo descrivere come un 3G aumentato, visto che la velocità di navigazione scende ad appena 30 Mbps i download e 5,76 Mbps in upload. Nonostante questo i costi sono nettamente inferiori alla controparte reale, osteggiata da:
Offerte che sicuramente meritano di essere prese in considerazione, nonostante le limitazioni apposta alla velocità di navigazione online. La discriminante è il prezzo, che classifica queste tariffe come Basic al posto delle Premium Offer dei rispettivi gestori di provenienza.