Le rimodulazioni telefoniche delle tariffe mobile sono la piaga che affligge i clienti di Tim, Vodafone, Wind 3. Sono esattamente ciò che va più in contrasto con la dicitura “per sempre” contenuta nelle offerte, termine che attira da sempre il cliente ma che viene puntualmente disatteso.
La legalità di queste rimodulazioni è un’altra questione che spesso viene sollevata dai consumatori. Purtroppo vi diciamo subito che sono legali: gli operatori non sono affatto sprovveduti, tanto che la possibilità di aumentare le offerte cosiddette “per sempre” è già contenuta nelle clausole piccole piccole che albergano nei contratti.
I consumatori, in alcuni casi, si sono ritrovati a pagare dei balzelli sul loro piano tariffario che hanno fatto lievitare il conto della bolletta, ottenendo in cambio (ma non richiesto) minuti, sms o traffico internet maggiorato rispetto a prima.
Quando subiamo delle rimodulazioni telefoniche in maniera unilaterale, possiamo reagire in tre modi:
Accettare non ci costa nulla, non dobbiamo fare assolutamente niente se non subire ciò che forse ci va bene lo stesso. Al contrario, recedere dal contratto è un’opzione percorribile soprattutto se abbiamo già adocchiato un operatore con tariffa migliore. Per legge è sempre concessa al consumatore.
Infine, la richiesta della vecchia tariffa è un’altra opzione fattibile ma, ahinoi, sappiate da subito che gli operatori Tim, Wind 3 o Vodafone non ve l’accorderanno mai. Piuttosto state certi che vi proporranno un altro cambio di tariffa (a pagamento s’intende).