In attesa del futuro promesso dal 5G, la rete 4G LTE attuale connette milioni di device nel mondo. Attraverso questo protocollo di comunicazione s’inviano messaggi e chiamate, si gestiscono i conti bancari e si cura il proprio social network. Tutti gli utenti compiono tali operazioni quotidiane pensando di essere al sicuro ma, purtroppo, la rete 4G non è affatto protetta da attacchi esterni.
La terribile notizia è emersa da una ricerca effettuata nell’Università Purdue, USA. Secondo i ricercatori il protocollo di sicurezza del 4G ha delle falle imbarazzanti, e tale fatto è stata messo a nudo tramite uno strumento chiamato LTEInspector. Questo algoritmo ha evidenziato buchi di sicurezza attraverso i quali sarebbe possibile inviare messaggi, chiamate o altre operazioni, e clonare un qualsiasi numero telefonico.
Tutta la nostra vita digitale sarebbe dunque spiata dai cybercriminali: attraverso le operazioni quotidiane che svolgiamo via internet, gli hacker possono rubare i nostri dati personali, le nostre password, la nostra identità. E non ci possono aiutare neanche i settori giudiziari, poiché la stessa polizia può essere raggirata: un criminale che conosce queste falle può, con il suo smartphone modificato, far credere al sistema GPS di essere vicino a una cella di rete quando in realtà si trova da tutt’altra parte.
Ora che conosciamo la verità, la rete 4G sembra un po’ più pericolosa, e non c’è da stare tranquilli nemmeno dopo tutte le rassicurazioni che banche e provider di servizi mettono in campo. La tecnologia fa passi da gigante, ma queste vulnerabilità ci riportano sicuramente coi piedi per terra.