Esiste un design buono, quello che guida le persone e rispetta i propri utenti, ma anche un design cattivo i cui principi e regole condivise per creare interfacce e prodotti usabili sono sovvertite verso percorsi ingannevoli. Questo è il motto del World Usability Day di Roma 2018: a design for Good or Evil.
Tra i tanti temi che si affronteranno al WUDRome, uno di questi prenderà in oggetto gli assistenti digitali come Amazon Alexa, Siri, Google Assistant, Cortana e Bixby. Le cosiddette Voice User interfaces (VUI) che hanno sempre più impatto sulla nostra vita quotidiana, in casa e negli uffici. Tuttavia a questi strumenti non si applicano le tecniche e le metafore proprie delle graphical user interfaces. Il VUI design deve essere basato sulla “conversazione”, ovvero il primo sistema di comunicazione che abbiamo imparato e anche quello che conosciamo meglio.
Come si può quindi progettare “for good”? A spiegarlo sarà Alessandra Petromilli– Chief Experience Officer Ibuildings Italia-, che illustrerà quali siano le sfide legate al design di interfacce conversazionali e quali le metodologie da adottare quando ci si approccia a questo mondo.
“La voce è una modalità di input efficiente: consente agli utenti di fornire rapidamente al sistema comandi, alle proprie condizioni. Il fatto di essere a mani libere, consente agli utenti di eseguire il multitasking e l’elaborazione efficace del linguaggio naturale ignora la necessità di complessi menu di navigazione, almeno per attività familiari e comandi noti. Non dimentichiamo che i virtual assistant sono usciti da poco, ma già hanno una reputazione discutibile. Progettare for good
vuol dire fare propri i principi di comprensione, empatia, curiosità e apertura e traslarli sulla progettazione, così da creare un prodotto che sia davvero user centered e che risponda ai criteri di accessibilità”. Queste le parole di Petromilli a margine del suo futuro intervento al WUDRome.Insieme a lei, gli altri interventi al WUDRome saranno capitanati da Cennydd Bowles, scrittore, serial public speaker e digital products designer; Lorenzo Fabbri, Head of Content Design del Team per la Trasformazione Digitale; Katy Arnold, Head of User Research The Home Office Gov UK; Pietro Gregorini, Art Director Solo in cartolina; Matteo Cadeddu, Membership & Engagement Manager di Change.org.
Il World Usability Day è la Giornata Mondiale dell’Usabilità, nata nel 2005 come iniziativa della Usability Professionals Association (UXPA) per garantire che i servizi e i prodotti importanti per la vita umana siano di più facile accesso e più semplici da usare.
È l’unico appuntamento del centro-sud Italia a riunire speaker italiani e internazionali, manager, designer, sviluppatori e professionisti della comunicazione digitale. Organizzato dal team nois3, ogni anno sono più di 200 gli eventi organizzati in oltre 43 paesi di tutto il mondo per sensibilizzare la popolazione sugli strumenti e problematiche centrali per la ricerca, lo sviluppo e la pratica di una buona usabilità.
La mission del World Usability Day è portare avanti la diffusione di buone pratiche di progettazione e user centered design.