Stando ai primi dati diffusi dalle società di analisi francesi la mole di informazioni sottratte ammonterebbe a ben 65 GB, in relazione ai piani nucleari, ai sistemi di sicurezza per le carceri ed alle linee ferroviarie. Il più grande attacco della storia dell’informatica.
Non è un caso che il nome conferito al nuovo gruppo di cyber criminali faccia esplicito riferimento al Cigeo. Si tratta appunto dell’azienda francese situa nel nord-est del Paese che si occupa della gestione di un impianto di stoccaggio sotterraneo delle scorie radioattive che vengono prodotte dalle centrali nucleari locali.
L’obiettivo degli hacker è impedire la ricostruzione del sito. In una prima fase iniziale sono state inviate email intimidatorie ai partecipanti al progetto, con lo scopo di boicottare i piani di sviluppo e messa in opera. A seguito delle noncuranza verso questi avvisi gli hacker hanno fatto di peggio, rubando 65 GB di dati
dai server del progetto.Le intenzioni di questa nuova coalizione sembrano essere buone, ma pensare che questi dati possano cadere nelle mani sbagliate lascia a bocca aperta di fronte alla possibilità di ritrovarsi alle prese con un allarmante problema di sicurezza che coinvolgerebbe tutta la collettività.
Si teme per una potenziale ed incalzante minaccia terroristica, dopo che i dati prelevati sono finiti all’interno del circuito Tor.