Nonostante si possa contare oggi su offerte telefoniche mobile e fisso poste su base mensile, come quelle proposte oggi con TIM, Vodafone e WindTre, è impossibile non considerare i soprusi di società che con furbizia sono state in grado di aggiungere una bolletta in più all’anno. Abbiamo pagato ingiustamente di più, senza poter fare niente.
Fortunatamente AGCOM ha preso le nostre difese disponendo finalmente un piano per il rimborso delle fatture che verrà attuato entro il 31 dicembre 2018 così come stabilito dalle nuove misure imposte dal Tar del Lazio che ha respinto l’istanza di rigetto Vodafone disposta nel 2017. Tra le pagine del Corriere della Sera si riporta la valutazione dell’authority:
“non risultano ragioni di oggettiva e insormontabile difficoltà nel provvedere agli adeguamenti imposti dall’Autorità”. Di conseguenza anche i compagni di cordata TIM, Wind 3 e Fastweb dovranno adeguarsi”
Ottime notizie, dunque, per tutti quanti noi. Ma come facciamo ad ottenere il rimborso? E come essere certi di rientrare in questo nuovo quadro di tutela?
I rimborsi sulle offerte verranno erogati nei tempi stabili dal Garante per tutte le somme ingiuste pagate in fattura a partire dal 23 giugno 2017. Non si richiede alcun intervento da parte dell’utente e tutti gli operatori dovranno adeguarsi alle nuove direttive imposte. Resta comunque da colmare la criticità in relazione agli utenti che hanno effettuato la migrazione dell’operatore. In questi casi, AGCOM dovrà prevedere ulteriori misure specifiche.
Non resta altro da fare che attendere, nella speranza di ottenere buone notizie anche su questo fronte. Nel frattempo, si segnalano i nuovi aumenti TIM che investiranno tutti gli utenti di linea fissa che hanno all’attivo una delle offerte indicate al post.