La vita di ogni individuo diventa sempre più smart ogni giorno che passa: oramai si è circondati da oggetti tech che attraverso le connessioni comunicano tra di loro. Un po’ per questo ed un po’ per la progressione tecnologica, si è arrivati a creare una connessione adatta proprio a questo compito: il 5G. Il famoso Internet of things interconnetterà tutto ciò che si collega ad una rete, rendendo la vita più tech.
Nonostante l’avvento di questo nuovo standard, però, al momento si naviga ancora in 3G e 4G o grazie agli amati Modem Wi-Fi. Proprio queste tipo di reti, negli ultimi giorni, sono state i soggetti di un’importante domanda: sono pericolose per l’uomo?
Come ben noto, ogni tipo di dispositivo che si collega ad una rete, emette onde a radiofrequenza. Onde che non sono nocive per l’uomo in quanto sono di tipo non ionizzato
e non provocano mutamenti genetici. L’unico problema che sono in grado di creare, invece, è il riscaldamento dei tessuti umani. Sebbene questa sia una realtà dei fatti, non si incorre comunque in alcun rischio visto che esistono dei requisiti che i dispositivi devono rispettare per essere immessi sul mercato. Il principale tra questi è il tasso di assorbimento specifico: viene calcolato in watt per chilogrammo e non può superare i 2w/kg per parti del corpo sensibili e gli 8w/kg per il resto. Come abbiamo visto non si incorrono dei rischi riconosciuti con gli odierni standard per le connessioni, un punto dolente potrebbe incorrere con il 5G. Ma al momento la tecnologia è ancora troppo novizia per ottenere vere e propri responsi.