La sicurezza, come sappiamo, è solo una mera illusione. Non si spinge al di là delle possibilità offerte agli hacker ed ai moderni sistemi. Le nuove piattaforme chiamate DeepMasterPrints” rappresentano la via più utile per arginare le misure di sicurezza. Riescono ad imitare con successo oltre il 20% delle impronte digitali garantendosi pieno accesso ai sistemi.
Si sfruttano due caratteristiche che accomunano tutti gli attuali sistemi di identificazione. In primo luogo gli scanner non leggono tutta l’impronta digitale ma si concentrano solo sulla zone effettivamente a contatto con il sensore. La seconda debolezza, invece, si deve a caratteristiche comuni nella conformazione delle impronte personali rispetto ad altre. In definitiva, l’impronta digitale creata in laboratorio possiede una sorta di passepartout
universale valido per quasi tutti gli utenti.Partendo da queste due considerazioni i ricercatori hanno sfruttato una tecnica informatica chiamata generative adversarial network, Questa è in grado di creare nuove impronte digitali partendo dai punti in comune e dalle informazioni parziali.
Il metodo ha un che in comune con il sistema di attacco hacker del dictionary attack usato quale sistema preconfezionato di parole chiave comuni usate per scoprire le password. Lo scopo della ricerca è stato quello di evidenziare i deficit del sistema di sicurezza, allo scopo di gettare le base per una futura ottimizzazione che consenta di aggirare tali limiti.