Vi piace guardare video in alta risoluzione o ascoltare la musica con qualità audio eccelse? A meno che non siate attaccati a una rete wi-fi, sappiate che queste operazioni apparentemente banali sono una minaccia per il vostro pacchetto tariffario.
Se ne abusate troppo, i vostri Giga finiranno molto presto e ben prima della fine del mese. Se restate senza traffico dati nel bel mezzo del guado, allora siete nei guai. Sì, ci sono soluzioni alternative per acquistare un po’ di traffico dati in più dal vostro gestore, o di far ripartire l’abbonamento prima della scadenza, ma di certo non saranno economiche.
Dati consumati dallo streaming audio e i video
Senza che mettiate sempre mano al portafogli, è ora di calcolare quanto effettivamente consumiamo quando guardiamo video o ascoltiamo musica.
Una canzone su Internet in qualità normale consuma in streaming circa 160 kilobit al secondo che, codificati in Byte, diventano 1,20 MB al minuto. Quindi se dovessimo ascoltare musica per un’ora, i Mega consumati saranno 72. Se aumentate la qualità, allora si raddoppia anche il consumo orario.
Lo streaming video è oltre modo il vero killer del vostro traffico internet. Se siete fan di alcune serie TV su Netflix, che vedete abitualmente in mobilità e quasi mai seduti sul divano di casa, vi consigliamo di abbassare la risoluzione.
Uno standard medio-basso a 480p con definizione SD consuma circa 700 MB ogni 60 minuti. Se, invece, vogliamo guardare un video a 720p, ogni ora vi verrà sottratto un Giga. Nelo stesso tempo, una risoluzione 1080p vi porterà via 1,5 GB, e un video 2K consumerà 3 GB.
E che dire degli ultimi standard di risoluzione? Chiudiamo infatti con la qualità UHD. Uno standard di così alta qualità può però rubarvi fino a 7,2 GB ogni ora che siete in streaming.
Quindi, se usate Netflix, Spotify, YouTube è consigliabile impostare la qualità video/audio più consona alla vostra offerta Internet. Altrimenti, rimarrete senza traffico dati.