La nostra sviluppata tecnologia presente numerosi vantaggi per la vita quotidiana anche perché ormai con Internet riusciamo a fare qualunque cosa. L’impatto è molto evidente: navigatori e applicazioni che indicano la strada da seguire e le condizioni del traffico, informazioni reali su mezzi pubblici, nuove tipologie di servizi taxi e via dicendo. Si pensi solo al 2016 in cui il car sharing era usato da oltre 14 milioni di persone nel mondo; il car sharing è un servizio di mobilità urbana che permette ai consumatori di utilizzare un veicolo noleggiandolo per poco tempo (minuti o ore).
Tuttavia, con l’arrivo del 5G, l’informazione avrà un contatto diretto sulle automobili, attivando e guidando i veicoli dietro un comando umano o autonomamente; con questo ultimo punto vogliamo dire che le azioni saranno gestite da algoritmi che guideranno il comportamento delle vetture grazie a dei imput elaborati con dati in tempo reale.
Society of Automotive Engineers (SAE) è un ente di normazione nel campo automobilistica, aerospaziale e veicolistica; ha classificato 6 tipologie di automazione di un automobile:
Secondo il PWC ( PricewaterhouseCoopers ) che fornisce servizi di consulenza di direzione e strategica, dal 2025 potranno essere vendute 33 milioni di auto connesse con le auto a guida semi autonoma; automobili in grado di poter guidare da sole in determinate condizioni. Nel 2030 si prevede che le auto a guida completamente autonoma potranno raggiungere quota 12 milioni di unità vendute.
Ancora non ci sono fatti concreti per quanto riguarda l’inquinamento; secondo diversi studi si potrebbe verificare un incremento dell’energia consumata a causa degli spostamenti, della loro lunghezza e del numero di persone che ne potrebbero usufruire. Il National Renewable Energy Laboratory (NREL) riconosce otto probabili scenari a causa della diffusione dei vicoli a guida autonoma che determinerebbe un impatto sui consumi che va da – 83% fino a +217% rispetto a quello attuale.