Le aziende di telefonia sono in continua competizione tra loro, indubbiamente non si amano e cercano di rubarsi la clientela a vicenda, raggiungendo livelli di promozioni e campagne di marketing, realizzate proprio per invogliare l’utente al cambio definitivo. Una passa a TIM, su segnalazione della concorrente Vodafone, è stata recentemente condannata dal Giurì per alcune imprecisioni sul manifesto collegato.
Quante volte vi è capitato di sentire parlare di un’offerta con giga illimitati?, nel caso di TIM la più famosa è indubbiamente la TIM Senza Limiti Platinum, una promozione che richiede un grandissimo esborso (quasi 50 euro al mese), per accedere comunque ad idealmente un quantitativo di traffico dati praticamente infinito.
Sul sito e nelle pubblicità, l’azienda rimarca proprio una simile possibilità di accesso, peccato solamente che non sia propriamente vero. Come segnalato da Vodafone, leggendo le clausole scritte in piccolo è facile notare la possibilità sì di navigare senza limiti, ma con la limitazione di soli 50GB alla velocità del 4G.
Passa a TIM duramente condannata dal Giurì: brutta sorpresa per l’azienda
In altre parole, il cliente, superata la soglia limite, potrà continuare a collegarsi ad internet alla velocità di 32Kbps.
Il Giurì ha giustamente ritenuto ingannevole il messaggio promozionale per due motivi: mancata (o comunque nascosta) segnalazione della limitazione e la forte degradazione del servizio in seguito al superamento della quota indicata.
Di conseguenza ha obbligato l’azienda a rivedere la campagna promozionale di una delle passa a TIM più diffuse e su cui si è più discusso nell’ultimo periodo.