Streaming, gaming, IoT, IoV ed altri comparti assumeranno caratteri sostanzialmente molto diversi da quelli attuali. Ma non sarà una sfida che si giocherà soltanto sulla qualità dei servizi, quanto piuttosto sul nuovo approccio alla connettività.
Il network 5G garantirà flessibilità e massime performance. Ciononostante alla base della nuova rete europea si collocano concetti assai diversi dalla visione semplicistica che stiamo avendo. Ken Hu, Huawei’s rotating chairman, ha un’idea diversa della nuova rete. Stando alle sue parole:
“La vera rivoluzione è nel cambio di paradigma: adesso un qualsiasi oggetto è offline di default e bisogna metterlo online; quando il 5G sarà una realtà, qualsiasi oggetto sarà online per definizione e, al limite, bisognerà metterlo offline. La tecnologia 5G è molto più robusta di quella 4G da un punto di vista della sicurezza e fornisce molte funzioni in più”.
Ciò vuol dire che non ci si dovrà preoccupare di connettere i dispositivi in rete ma piuttosto di disconnetterli. Tutto sarà online di default, introducendo la nuova idea del cosiddetto ‘Plug & Think’ in sostituzione del tradizionale approccio ‘Plug & Play’. Prima ti connetti, poi pensi.
Una nuova concezione della rete in cui velocità e qualità si mixano a formare un ambiente totalmente cloud-based sempre attivo e pronto a rispondere alle diverse richieste, dal machine learning ai sistemi di controllo applicati ai dispositivi dell’Internet delle Cose
.Nel frattempo c’è già chi si è attivato per Internet 6G. Sistemi di connettività la cui velocità è quasi incredibile.
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