Sono sicuramente dei periodi non facili quelli che sta vivendo il social network Facebook, a partire dallo scandalo Cambridge Analytica di qualche mese fa. Finalmente però l’azienda ha ammesso di aver assunto una società per controllare Soros.
La società assunta dall’azienda di Mark Zuckerberg è quella di ricerca e consulenza Definers Public Affairs. Solo qualche giorno fa, il CEO insieme alla Sandberg avevano negato qualsiasi coinvolgimento con questa società dopo l’attacco nel NYT.
L’azienda di Menlo Park ha finalmente ammesso di aver assunto la società Definers per controllare ed indagare sul miliardario 88 enne George Soros. In un comunicato pubblicato sul proprio blog, la piattaforma ha scritto: “Nel 2018, l’investitore e filantropo George Soros ha attaccato Facebook durante un discorso a Davos, definendoci una minaccia per la società. Non avevamo mai sentito prima da lui simili critiche e volevamo capire se aveva motivazioni finanziarie. Definers ha indagato su questo usando informazioni pubbliche
“.A rivelare l’accordo con la società è stato il New York Times qualche giorno fa, quando ha aperto un’indagine sulla piattaforma. Secondo la testata giornalistica, Zuckerberg e la Sandberg avrebbero fatto di tutto per cercare di insabbiare gli scandali che hanno coinvolto l’azienda. Tornando alla Definers, dalle indagini è emerso che Soros finanziava alcune coalizioni di attivisti critici nei confronti del social network. Secondo alcuni documenti, Soros veniva dipinto come il fondatore del movimento “libertà da Facebook”.
Nella nota si sottolinea: “Hanno preparato dei documenti e li hanno distribuiti alla stampa per mostrare che non si trattava di un movimento di protesta spontaneo“. Dato che, come specificato precedentemente, Zuckerberg e Sheryl Sandberg hanno recentemente preso le distanze dalla vicenda Definers, si è assunto tutta la responsabilità il capo uscente della comunicazione, Elliot Schrage.