L’appuntamento fisso che hanno gli smartphone dopo la presentazione ufficiale è quello con JerryRigEverything. Certo, quello del Mate 20 Pro è arrivato molto dopo l’arrivo del dispositivo importante, ma è comunque interessante vedere il risultato di tali torture su di esso. Anche in questo ha usato la sua solita professionalità nel campo della distruzione con metodo; si tratta comunque di uno dei telefoni più importanti di quest’anno e lo sarà per buona parte dell’anno prossimo.
Il test effettuato è identico a tutti gli altri fatti dall’uomo. Graffi sullo schermo schermo, sulla copertura delle fotocamere, sui bordi della scocca e sul pannello posteriore. Apparentemente tutto sembra reggere a dovere, soprattutto la parte posteriore composta da vetro testurizzato. Il problema arriva solamente al test di piegatura il cui risultato è stato un sonoro crack.
Come sempre a mani nude il dispositivo è stato piegato, prima in un verso poi nell’altro. Al primo tocco lo schermo si è riempito di crepe un po’ sotto il centro, all’altezza dello scanner per impronte in-display
. Il tester fa notare come oltre allo schermo niente si sia rotto e che la scocca si è dimostrata particolarmente coriacea; ha proseguito ipotizzando il motivo della rottura.Prendendo come esempio il Huawei Mate 10 Pro, ha fatto notare come quest’ultimo presenta un display piatto mentre il Mate 20 Pro ne ha uno curvo e questo di per sé aumenta la fragilità. Ha continuato dicendo che anche i nuovi Samsung ce l’hanno curvo, ma non hanno prodotto tale risultato. Il punto è che Huawei ha fissato lo schermo lateralmente molto in “profondità” avvicinandosi particolarmente vicino al retro del dispositivo.
In ogni caso dopo la rottura tutto sembrava funzionare a dovere tranne proprio per lo scanner per le impronte digitali.