Il dispositivo, che ospita l’intelligenza artificiale Alexa, è sotto sequestro. Si trovava in una casa a Farmington dove due donne sono morte assassinate nel gennaio 2017. Timothy Verrill, 36 anni, è accusato di aver ucciso Christine Sullivan e Jenna Pellegrini pugnalando, ognuna delle due donne alle spalle, più volte. Il giudice Steven M Houran ha scritto nell’ordinanza del tribunale che un dispositivo Echo presente in casa potrebbe aver acquisito audio che potrebbe fornire prove chiave nel caso. Verrill dal canto suo si è dichiarato non colpevole per omicidio e minori accuse di presunta manomissione della scena del crimine.
Anche nel 2015, la polizia dell’Arkansas ha sequestrato un dispositivo Echo come parte di un’indagine sul sospetto omicidio di Victor Collins, il cui corpo era a faccia in giù in una vasca idromassaggio. Amazon ha fornito i dati solo dopo che la persona accusata di omicidio ha volontariamente concordato che le registrazioni fossero consegnate agli investigatori.
Il caso appena citato è stato archiviato a novembre 2017. Amazon non ha invece risposto a una richiesta di commenti sull’ultimo caso, ma l’azienda ha in precedenza affermato che “non rilascerà le informazioni sui clienti senza una richiesta legale valida e vincolante fornita correttamente“. Ha aggiunto: “Amazon si oppone a richieste eccessive o comunque inadeguate come è ovvio che sia”.