Dopo un lungo periodo di attesa il TAR del Lazio ha finalmente dato un responso in merito alla questione “fatturazione ogni 28 giorni”. Come riportato dall’AGCOM gli operatori saranno tenuti a risarcire i clienti entro la fine del 2018.
Dopo la prima sentenza da parte dell’Autorità per le Garanzie nella Comunicazione, TIM, Wind, Tre e Vodafone avevano presentato ricorso, ma questo è stato respinto una volta per tutte. Non esistono scappatoie per i gestori nazionali: quanto reso pubblico dovrà esser fatto e senza superare i termini fissati dalla sentenza. I giudici amministrativi hanno inoltre dichiarato che i rimborsi dovranno essere fatti non in denaro contante, ma restituendo i giorni erosi ai clienti in maniera totalmente gratuita.
I giorni erosi che spettano ad ogni cliente sono quelli maturati a partire da giugno 2017 fino ad Aprile 2018, mese in cui tornò attiva la fatturazione mensile.
Nonostante tutto il bel preambolo che è stato fatto, il TAR del Lazio ha comunque deciso di scontare le multe ai gestori, eliminando la sanzione di 1,6 miliardi, “fatti salvi – nella sentenza viene citato – gli ulteriori provvedimenti dell’Agcom”.Durante gli scorsi mesi, gli attivisti delle associazioni per la tutela dei diritti dei consumatori si sono battuti a gran voce e, finalmente, con questo termine fissato dal TAR, possono festeggiare una vittoria. I legali del Movimento Consumatori hanno tratto un sospiro e a riguardo hanno asserito: “Quello del Tar è un provvedimento di centrale importanza. Si aggiunge alle ordinanze cautelari del tribunale di Milano, che a giugno ha inibito l’utilizzo delle clausole di fatturazione a 28 giorni, dichiarando l’illegittimità e la scorrettezza dei comportamenti dei principali operatori telefonici”.