La vulnerabilità del 4G era ormai una cosa nota a tutti gli interessati, ma da alcuni giorni una nuova notizia sta facendo intimorire gli utenti: degli studiosi di cyber security hanno individuato tre nuovi tipi di attacchi. Questa nuova scoperta influirà sul 5G e il futuro Internet of Things?
I tre nuovi attacchi scoperti si differenziano tra di loro: come è stato anticipato, sono due di tipo passivo ed uno attivo. I passivi permettono di ricavare dal canale audio una mappatura dell’identità e di ottenere rilevazione sulle meta-informazioni. Quello attivo fa parte del già noto aLTEr Attack e permette di eseguire un attacco MITM; questo è quello più pericoloso poichè consente all’hacker di deviare un utente reindirizzando le connessioni di rete grazie allo spoofing dei DNS.
La risposta a questa domanda, purtroppo, è negativa. Questo genere di attacchi sono possibili per via della vulnerabilità sopracitata: il 4G possiede tre protocolli “fallati” che ne indeboliscono l’integrità. Proprio attraverso questa debolezza, i malintenzionati sono capaci di effettuare attacchi come quelli appena riportati, ma questi non sono gli unici. Essi, infatti, sono in grado di utilizzare il 4G per:
Nonostante ciò, esistono buone prospettive che con il nuovo standard per le connessioni, questi problemi cesseranno di esistere tranquillizzando una volta per tutti gli utenti.