Mark Harding è il creatore dell’alternativa a Facebook chiamata Minds. Sta rapidamente prendendo piede nei paesi in cui i social network vengono manipolati dai governi dittatoriali.
Minds, lanciato ufficialmente nel 2015, è una piattaforma di social networking open source e decentralizzata in cui gli utenti sono premiati con token per i contributi nella comunità. Assomiglia molto a Facebook, con un newsfeed, funzione chat e l’opzione per condividere foto e video. Ma sta guadagnando slancio come alternativa a Facebook e ad altri social network che fanno soldi vendendo i dati agli inserzionisti, senza essere trasparenti su come questi dati vengano raccolti.
In aumento il successo riscontrato da Minds, la piattaforma social che si prefigge di battere Facebook
L’obiettivo di Minds è mettere gli utenti in prima linea nelle decisioni sulla rete. Tutto ciò pagandoli con una criptovaluta. Tutte le transazioni sono visibili agli altri utenti della rete, rendendola totalmente trasparente. È sempre più difficile per Facebook negare che guadagna dai dati degli utenti. Basta pensare al tanto discusso caso di Cambridge Analytica. Afferma Harding: “La gente pensa che Facebook sia privato. Dovrebbero andare su Facebook sapendo la verità”.
Il 13 agosto, Minds passerà dai token alla tecnologia blockchain per premiare gli utenti. Il team di Minds crede che la fusione di blockchain e social networking sia inevitabile con l’evoluzione di queste tecnologie. Minds premia gli utenti con token, una sorta di valuta emessa su blockchain, per attività che includono la generazione di contenuti di alta qualità, l’impostazione e la verifica dell’account, il rinvio di nuovi utenti, il mantenimento di un canale attivo, la ricerca di errori e l’invio corretto del codice. Harding dichiara: “Gli scandali sulla privacy diventano sempre più grandi. Il cambiamento deve accadere. Utilizzare piattaforme alternative e passare a una rete aperta più trasparente è una soluzione.”