Lo diciamo senza giri di parole: la rete 4G è sotto costante attacco degli hacker. Purtroppo non immaginavamo fosse l’intera infrastruttura ad esserlo, ma la notizia è arrivata da tempo dagli USA, dove i ricercatori hanno trovato falle nei protocolli di sicurezza del 4G. Il risultato sintetico è questo: praticamente i nostri dati personali, password e denaro dai conti correnti sono in pericolo.
I test sulle falle della rete 4G LTE fatti alla “Purdue and Iowa University” non lasciano spazio a dubbi. Un malintenzionato ha un tale facilità di accumulare i dati che potrebbe addirittura fingersi un altro utente e commettere reati a suo nome senza essere scoperto.
Falle nella rete 4G: cosa fanno Tim, Wind 3, Vodafone o Iliad
In realtà fanno poco o nulla. Ma non dobbiamo iniziare una caccia alle streghe, poiché una falla del genere nella rete 4G non è semplice da chiudere. Quindi non è colpa o dovere di un operatore di telefonia o di una banca risolvere il problema. È una questione più a monte della stessa telefonia italiana.
Il gruppo di ricercatori si è servito di uno strumento chiamato LTEInspector, il quale ha simulato attacchi hacker basandosi sulle vulnerabilità trovate. Secondo i risultati, un cybercriminale non troverebbe difficoltà nello sfruttare il vostro numero di telefono per commettere reati, e non sarà facile spiegarlo alla Polizia Postale.
Le stesse forze dell’ordine avranno problemi a chiudere le indagini, poiché tali falle di sicurezza permettono ai criminali di manipolare la loro posizione tracciata dai ponti radio a cui si attacca il loro smartphone. Un’indagine investigativa senza l’ausilio della posizione GPS di un individuo diverrebbe vana.