Un totale di 12.564 siti sono stati vietati nel paese, secondo TorrentFreak. La mossa è un tentativo di fermare le persone che distribuiscono 2.0, un nuovo film indiano. Il film è il più costoso mai realizzato nel paese, ed è stato appena pubblicato con una raffica di pubblicità.
Gli studios temono che le persone distribuiscano il film in rete in un qualsiasi modo, perdendolo e ottenendolo gratuitamente piuttosto che pagando nei vari cinema. Anche a dispetto dell’ampio blocco, si pensa che il film circoli online e sia facilmente reperibile attraverso gli svariati file torrent. Infatti, circa 37 società su internet dovranno ora vietare a tutti i loro utenti l’accesso a tali piattaforme, per mantenere il film protetto.
Dunque l’India si incrina sui siti internet a cui i cittadini possono accedere, in generale. Il paese ha iniziato intense repressioni per i siti web pornografici e per adulti, con ampie critiche. L’ordine preventivo in questo caso – dato prima che il film fosse effettivamente pubblicato, per non renderlo disponibile online – è considerato uno dei più vasti che siano mai stati concessi. Oltre all’ampiezza del numero di siti coperti da esso, è degno di nota il fatto che molti dei siti coinvolti non avessero effettivamente iniziato ad offrire il film.