Il nuovi sistema DVB-T2 cambierà l’aspetto dell’attuale TV digitale terrestre in meglio, ma al costo di alcuni sacrifici. Il prossimo standard di trasmissione sarà destinato a migliorare l’assetto e l’offerta dei canali in alta definizione, ma alcune famiglie dovranno cambiare TV o decoder.
La causa di tutto questo sono le frequenze scelte per lo sviluppo del 5G, individuate prima di tutto nella banda 700 MHz occupata dal Digitale Terrestre (DVB-T). Questa scelta della UE ha fatto sì che ci fosse uno spostamento del sistema di trasmissione TV con un conseguente processo di ammodernamento.
A livello tecnico ci saranno solo benefici, poiché il DVB-T2 (con gli standard di codifica HEVC H.265) permetterà trasmissioni televisive con risoluzioni mai viste prima. Ma vediamo che succederà all’atto pratico per noi utenti.
Molti televisori e decoder che non sono compatibili a ricevere il segnale DVB-T2 diventeranno inutilizzabili. Infatti, le TV prodotte prima di luglio 2016
andranno cambiate perché non sono dotate del supporto hardware necessario alla ricezione del nuovo segnale.Le TV comprate nel periodo successivo a luglio 2016, invece, saranno temporaneamente salve da un possibile cambio di apparecchio. Il nuovo Digitale Terrestre comincerà a fare il suo cammino già dal nuovo anno, ma non sarà pienamente operativa prima del 2022.
Per sapere se la TV che avete in casa è compatibile con il segnale DVB-T2, basta sintonizzarsi sui network HD di RAI e Mediaset. Se li visualizzate senza problemi, allora sarete in grado anche di ricevere tutti i futuri canali HD. Se invece non vedete nulla, correte dunque ad acquistare un nuovo decoder che rispetti almeno lo standard DVB-T2 e MPEG4. Con meno di 30 euro dovreste essere al riparo.