Il gruppo di ricercatori, analizzando nuovamente il protocollo, ha scoperto due attacchi passivi e un attacco attivo che agiscono a livello di collegamento dati. L’attacco più preoccupante per tutti i consumatori, è quello dell’ aLTEr.
L’attacco aLTEr è un sistema, utilizzato da un possibile hacker, che gli permette di creare una “falsa cella“; la falsa cella, viene collegata ad uno smartphone per poi indirizzarlo ad un sito web dannoso.
Questi attacchi, sopra indicati, colpiscono il modo in cui è crittografata la connessione LTE
e riescono a colpirla con facilità perché non è totalmente protetta. In tutto il contesto, c’è una nota confortante: secondo i ricercatori, sono pochi gli hacker, che colpirebbero un qualsiasi dispositivo mobile, perché questi tipi di attacchi, richiedono un attrezzatura molto costosa.Per proteggersi da questi attacchi, ognuno di noi, deve accertarsi che il sito web sia protetto dal dominio HTTPS. Inoltre, esistono due modi per tenere al sicuro, la nostra privacy: