Nuove applicazioni migliorano enormemente il modo di utilizzare il telefono. Non scaldano, non richiedono traffico dati e ci consentono di scoprire nuovi modi di utilizzare Android. Fanno bene, senza dubbio. Ma ci sono 12 applicazioni pericolose che quasi sicuramente hai già installato. Non sai che fanno male allo smartphone. Controlla che non ci siano.
Rappresenta l’apice del contesto social moderno. Lo usiamo ogni giorno per tenerci informati e per colmare la nostra sete di curiosità. La stessa sete che l’applicazione ha per le nostre risorse. Il prezzo da pagare per l’informazione in tempo reale è l’enorme dispendio di CPU, memoria, batteria e traffico dati. Per ottenere le notifiche il telefono sta sempre collegato al server. La batteria si consuma e tutto rallenta.
Per evitare che le prestazioni decadano è meglio optare per la versione Lite (che prevede anche Messenger integrato) o ancora meglio per un collegamento rapido alla Home tramite pagina browser. Il telefono ringrazierà e noterete subito la differenza.
Consumano la batteria. Mantenerne attivo più di uno è controproducente. Ora anche Spotify ha cambiato registro ed a partire dal prossimo aggiornamento prevederà l’integrazione delle playlist salvate sul telefono da importare sul player. Che senso ha tener attivi Samsung Music, Amazon Music, Apple Music, Google Musica e tutti gli altri lettori multimediali quanto ne basta solo uno? Assolutamente a niente, a meno di non voler rallentare il telefono.
Non servono a nulla, se non a sovraccaricare il sistema. Bastano alcune semplici regole e magari l’utilizzo di soluzioni come Tasker che disattivano i profili di connettività quando non in uso. Limitare WiFi, connessione dati, posizione e luminosità è l’unico modo per osservare un vero cambiamento positivo dell’autonomia. Non servono applicazioni. Oltretutto gli sviluppatori Android (come Samsung, Huawei e la stessa Google) integrano già delle utility predefinite pronte all’uso. Usiamo queste e disinstalliamo il superfluo.
Sovraccaricano il sistema senza portare alcun beneficio pratico. In questi casi sfruttiamo le utility di default che costruttori come Samsung integrano all’interno della suite applicativa della Experience UI per i profili di ottimizzazione e sicurezza.
Valgono le medesime raccomandazioni dei paragrafi precedenti. Non è necessario avere decine di applicazioni, serve solo scegliere accuratamente le applicazioni da utilizzare.
Come per le risorse di CPU e batteria anche la memoria viene stressata dalle applicazioni in background. La soluzione? Chiuderle quando non serve. Non c’è un modo magico per liberare la RAM. Usiamo il multitasking con coscienza.
Chrome, Opera, Samsung Internet, Dolphin, Firefox. A cosa serve averli installati tutti sullo stesso telefono? A rallentarlo, ovviamente. Scegliamone uno che rispecchi le nostre necessità di utilizzo, grafica e sicurezza e puliamo la memoria.
Prendiamo ad esempio i widget meteo, ma lo stesso discorso vale per qualsiasi altro collegamento rapido in finestra (vedi widget galleria foto). Consumano parecchia memoria, traffico dati e batteria. Restano sempre in ascolto per fornire aggiornamenti minuto per minuto sullo stato delle condizioni atmosferiche. Serve a qualcosa sapere il meteo alle 13.00 e poi alle 13.05? Fate le vostre conclusioni. Una semplice ricerca online è efficace. In ogni caso: “Ok, Google, che tempo fa?”. Facile, veloce, risolutivo.
Molto in voga e molto dispendiosi. Se nemmeno Play Protect riesce ad individuare in tempo le applicazioni sospette credete che un semplice antivirus possa renderci immuni da spyware, adware e malware in generale? La loro utilità è circoscritta agli APK non verificati. Per le applicazioni affidiamoci alle utility ufficiali, senza ulteriori applicazioni.
Sono belli, sono coinvolgenti. Siamo tutti d’accordo. Ma sono anche parecchio pesanti. I videogame sfruttano API avanzate e motori grafici di ultima generazione che costringono CPU, GPU e RAM ad un intenso sforzo. Le opzioni di ottimizzazione per la Developer Mode non aiutano e comportano uno stress eccessivo per le performance. Usiamoli sono quando siamo sicuri di non aver bisogno del telefono per altre attività importanti. In caso portatevi dietro un powerbank.
Avete mai sentito parlare dei cosiddetti bloatware? Sono software che il costruttore implementa di default nel sistema. Se avete acquistato la vostra applicazione di posta preferita e non volete Gmail potete sempre disattivarla o disinstallarla per lasciare spazio ad una sola applicazione preferita. Vale per numerosi altri servizi. Sui tablet, ad esempio, spesso troviamo applicazioni in promozione speciale per i quotidiani e molto altro ancora. Liberatevene. Le prestazioni ne gioveranno.
Hai trovato utili questi consigli? Il tuo telefono è veloce e la tua batteria più duratura? Migliora ulteriormente la situazione scoprendo come disattivare questi 3 servizi inutili che non servono assolutamente a nulla. Lasciaci un tuo commento.
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