Una nuova applicazione consente di ottenere la diagnosi di depressione senza scomodare medici e psicologi. L’evoluzione dell’e-health passa direttamente dalle nostre dita. La comunità scientifica è scettica al riguardo ma i risultati dei primi test sono soddisfacenti e premiano l’impegno della comunità.
Un’applicazione per la diagnosi della depressione
Sul web e negli store Android si trovano nuove applicazioni interessanti. Ne abbiamo appena scoperte 5 inedite che cambiano il nostro modo di usare il telefono. Ma esistono anche soluzioni che vanno ben oltre la personalizzazione ed i giochi. In ambito medico si sta lavorando ad una soluzione rivoluzionaria che comporti la diagnosi dei disturbi dell’umore dal semplice utilizzo del telefono.
Il team di Mindstrong Health, una startup fondata a Palo Alto (California) da un gruppo di medici, sta tentando di dimostrare che gli smartphone sono in grado di individuare disfunzioni comportamentali specifiche. Tra queste: depressione, schizofrenia, disturbo bipolare, disturbo da stress post-traumatico e abuso di sostanze.
Stando al parere della comunità scientifica pare che una semplice applicazione possa addirittura curare questi sintomi partendo dall’analisi del metodo di utilizzo degli smartphone. Ad installazione avvenuta, la rivoluzionaria applicazione monitora i tocchi sullo schermo (frequenza e posizione) e tiene traccia delle parole digitate e delle traiettorie di scorrimenti degli swipe. Tutti i dati vengono raccolti, protetti da un algoritmo di crittografia ed analizzati da un’unità machine learning che ricompone le informazioni fornendo un prospetto medico dell’analisi.
Applicazione per curare la depressione: il risultato dei Test
Al di là dello scetticismo per una soluzione del genere vi sono i Test condotti su un gruppo di 150 volontari sottoposti a valutazione neurocognitiva. Il report dei risultati condotti durante l’utilizzo dell’applicazione hanno riscontrato un’affinità specifica con i processi diagnostici tradizionali cui gli utenti sono stati preventivamente sottoposti. Sono stati evidenziati e confermati problemi di memoria ed altre disfunzioni comportamentali specifiche partendo dalle analisi sugli errori di digitazione, la frequenza di cancellazione dei caratteri scorretti e la velocità di scorrimento della lista contatti.
Altre applicazioni della neuroscienza digitale
La nuova soluzione proposta da Mindstrong Health apre la strada ad altre possibili alternative di utilizzo. Più che diagnosticare problemi già insorti si propone di delineare l’insorgere di disturbi psicologici ed episodi di suicidio. In merito a questo aspetto si osserva la compartecipazione dei medici della prestigiosa Università del Michigan che da oltre un anno si stanno sottoponendo ad analisi continua 24 ore al giorno. Sono loro, infatti, ad essere maggiormente soggetti ad episodi di stress intenso dovuto a privazione del sonno e turni massacranti.
I partecipanti alla fase di test stanno monitorando il loro umore attraverso il rilevatore di attività Fitbit che registra i dati del sonno, dell’attività e della frequenza cardiaca. Uno studio condotto dal docente di psichiatria e neuroscienze Srijan Sen che sta dando l’esito sperato.
Tom Insel, lo psichiatra del team, afferma che lo smartphone sarà la chiave per diagnosticare eventuali altri sintomi con discrezione in modo che:
“si adatti perfettamente alla vita normale dei pazienti”
Pensate che una soluzione del genere possa essere risolutiva nel campo della diagnostica delle neuroscienze o siete scettici? A voi i commenti.