Gli operatori virtuali rappresentano oggi una valida alternativa per tutti coloro che sono alla ricerca di un gestore telefonico che offra loro soluzioni all-inclusive a basso prezzo. Ed è proprio questa la direzione sulla quale stanno viaggiando operatori quali Iliad, ho. Mobile e Kena Mobile, i quali stanno oggi progressivamente conquistando una buona fetta del mercato della telefonia mobile. Non a caso, intimoriti dall’enorme successo riscosso dagli MVNO, i gestori telefonici per così dire tradizionali, tra cui Vodafone e Tim in primis, hanno ormai da tempo dichiarato guerra agli operatori virtuali, proponendo anch’essi promozioni davvero vantaggiose mirate all’acquisizione di nuovi e vecchi clienti provenienti da uno dei tanti gestori in questione. Vittime di questa guerra sono spesso operatori virtuali minori i quali, non riuscendo a sopravvivere alla tirannia del settore, sono costretti a chiudere i battenti. Diversi sono, infatti, quelli che saluteranno i propri clienti entro la fine di quest’anno e nei mesi successivi.
Operatori virtuali in chiusura: addio a SIMPiù
Lanciato soli due anni fa (nel Dicembre 2016) e già costretto a dire addio. SIMPiù, operatore virtuale di Digitel Italia, ha annunciato la chiusura del proprio servizio, invitando i clienti ad effettuare la portabilità del numero entro il 30 Dicembre 2018.
Operatori virtuali in chiusura: addio a ERG Mobile
Anche ERG Mobile saluterà i propri clienti. La chiusura del servizio avverrà entro la fine di Marzo 2019. Intanto, ERG Mobile ha annunciato che a partire dal 31 Dicembre 2018 sarà impossibile ricaricare la propria SIM presso i punti vendita del carburante. Ciò potrà avvenire solo presso gli sportelli SisalPay, gli ATM dell’Intesa Sanpaolo ed online tramite app IP-Box Più e sul sito gruppoapi.
Operatori virtuali in chiusura: addio a Ringo Mobile
Ad annunciare la chiusura è stato anche l’operatore Ringo Mobile. Attraverso un sms inviato ai clienti, il gestore avrebbe di fatto comunicato che dal 31 Dicembre 2018 i servizi non verranno più erogati, invitando dunque i consumatori a passare ad un altro operatore.