Una serie di vecchie truffe è tornata in azione e gli operatori di diversi Call Center hanno trovato il modo per truffare nuove vittime. Sembra uno scherzo, ma è tutto vero: bisogna tornare a stare attenti a come si risponde al telefono!
La truffa del sì risale a parecchi anni fa, ma ancora c’è chi la adopera. Come riportato da un istituto di ricerca tedesco, GData, scopriamo che gli operatori “con domande semplici e mirate riescono a ottenere quanti più dati personali possibili”. E’ una pratica veramente malevola visto che a fine mese i clienti si ritrovano ad avere bollette con surplus o contratti persino cambiati, ma ahimè, adescare questi furfanti è difficile. Come mai? Beh perchè GData spiega sempre che “cercano di porti domande semplici in modo da farti rispondere con un ‘sì’
o un ‘no’” e tali risposte, aggiungiamo noi, vengono poi utilizzate in fase di montaggio per dare finti consensi.Al fine di non incappare in questi operatori che praticano imbrogli vi sono due applicazioni che possono proteggere i vostri dati e soprattutto i vostri contratti. Stiamo parlando di TrueCaller e Google Telefono . Entrambe le applicazioni si sostituiscono all’applicazione predefinita per le chiamate e bloccano tutte quelle ritenute spam in automatico. TrueCaller applica una protezione anche ai messaggi e permette di identificare i numeri sconosciuti. Sono entrambe gratuite e scaricabili dagli store del proprio sistema operativo: Google Play o iTunes.