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5G e DVBT2: l’avanzamento tecnologico costerà caro agli italiani

I nuovi standard per le connessioni mobili e il digitale terrestre rappresenteranno una spesa per le famiglie italiane, in alcuni casi anche ben cara. Se si vorrà giovare di queste novità bisognerà mettere mani ai portafogli: ecco il perché.

Dal 2020 in poi la nuova TV e le nuove offerte si potranno avere ad una condizione

A partire dal 2020, sia per guardare la tv che per navigare a velocità stratosferiche e quindi per avere una tariffa in 5G bisognerà essere al tempo con la tecnologia. In che senso? Beh, si dovrà avere una televisione nuova o quantomeno un decoder e uno smartphone di ultima generazione.

Per quanto concerne il digitale terrestre, sappiamo già che se la TV in possesso è stata acquistata recentemente e supporta il codec HEVC, non ci sono problemi. In alternativa si può procedere con l’acquisto di un decoder, ma per questo lo Stato dovrebbe concedere un rimborso spese di 25 euro a famiglia.

Per il 5G, invece, i discorsi sono altri: non solo bisognerà attivare un’offerta apposita, ma si dovrà essere in possesso di uno smartphone o di un devices con un modem supportante questo standard. Secondo diverse indiscrezioni, l’implemento di questi nuovi chip farà lievitare i costi dei terminali di qualche centinaia di euro. Una bella batosta insomma! A tal proposito suggeriamo ai nostri lettori di aspettare il 2019 per l’acquisto di un nuovo terminale… sempre se si è interessati a navigare nel 5G nel prossimo futuro.

Per conoscere le future tariffe per il 5G e farsi un’idea sul futuro delle connessioni mobili, potete consultare questo approfondimento. 

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Pubblicato da
Paola Carioti
Tags: 5Gdvb-t2