Semplici domande si trasformano in veri e propri inganni: degli operatori di call center fittizi tornano a imbrogliare la clientela di TIM, Wind Tre e Vodafone senza mezzi termini. I metodi utilizzati sono molto obsoleti, ma nonostante tutto riescono ancora a fare delle vittime.
Secondo gli studi effettuati da un istituto tedesco, Gdata, le truffe che stanno prendendo nuovamente piede sono quelle del “Sì”. In cosa consistono queste frodi? Molto semplicemente in un accurata fase di montaggio post chiamata. Il tutto ha inizio con una telefonata, attraverso questa l’operatore porgerà diverse domande alla futura vittima. Tra queste non mancano le più semplici al fine di ottenere risposte elementari come “sì” e “no” da utilizzare poi dopo. E poi? E poi sostanzialmente nulla… fino a quando non si ricevono cambi di contratti, bollette di TIM, Wind Tre o Vodafone relativi a contratti mai conclusi o servizi premium attivati.
Al fine di non ricevere sorprese dai gestori telefonici o dai call center, si può prevenire il malanno con due applicazioni molto comode. Purtroppo queste possono essere utilizzate solo per bloccare le chiamate da smartphone, ma è comunque un inizio. Le applicazioni sono Google Telefono e TrueCaller. Entrambe sono gratuite, si possono scaricare dagli Stores dei propri sistemi e prendono il posto del programma per le telefonate predefinito. Grazie a questo sistema, le chiamate di spam non vi infastidiranno mai più.