Il social network Facebook negli ultimi giorni è stato di nuovo sotto i riflettori a causa di alcuni documenti sequestrati dal Parlamento Britannico. Alcuni di questi dati sono stati successivamente pubblicati.
Si parla infatti di e-mail che alcuni dirigenti si sono scambiati, ieri abbiamo parlato della maxi multa dell’Antitrust e oggi vogliamo scoprire come la piattaforma ha usato i nostri dati presi dalle applicazioni, per aumentare il proprio valore.
Facebook ha usato i nostri dati per aumentare il proprio valore
Mark Zuckerberg, in una delle migliaia di e-mail che il Parlamento Britannico ha pubblicato, ha dichiarato: “Questo può essere un bene per il mondo ma non per noi, a meno che le persone condividano in aggiunta anche su Facebook e questo contenuto incrementi il valore della nostra rete“. I dati, come spiegato precedentemente, sono stati sequestrati dal Parlamento Britannico all’azienda Six4Three.
Le pagine sono oltre 250 e hanno finalmente rivelato come la piattaforma ha utilizzato i nostri dati, presi da alcune applicazioni, per aumentare il proprio valore. I documenti sono stati resi pubblici anche su Twitter dal deputato inglese Damian Collins, a capo della commissione cultura, sport, media e digitale.
Zuckerberg, ha scritto una lunga mail a tutti i principali manager dell’azienda, prima della festa del Ringraziamento. Ecco le sue parole: “Ci sto pensando da molto tempo, penso che dovremmo procedere con la piena reciprocità e l’accesso ad app amiche senza alcun costo”. Ovviamente l’obiettivo è quello di spingere gli utenti a condividere più informazioni possibili sulla piattaforma. Continua dicendo: “se lo facciamo bene dovremmo essere in grado di sbloccare un maggior flusso di condivisioni nel mondo e su Facebook, attraverso una costellazione di app”.