La tecnologia, ha avuto un forte e rapido sviluppo durante gli anni, e ha dato ai consumatori, la possibilità di facilitargli la vita quotidiana; le aziende che operano nel settore della telefonia, con l’obiettivo di produrre e vendere dispositivi mobili, hanno acquisito un forte valore economico.
Gli smartphone, sono sempre più numerosi, e lo sono sempre di più, anche, i consumatori che temono per la propria salute, a causa della radiazioni elettromagnetiche; non solo smartphone, ma computer, Tv, router Wi-Fi, cuffie bluetooth, ogni dispositivo che utilizza una rete, potrebbe essere nocivo per il nostro corpo.
Oggi esistono tre tipologie di rete: 2G, 3G e 4G e si differenziano fra loro, per la velocità di cui godono; il 2G utilizza una frequenza tra 900 e 1.800 MHz, il 3G utilizza una frequenza tra 1.900 e 2.170 MHz e infine, il 4G, utilizza una frequenza tra 800 e 2600 MHz. Nessuna, delle frequenze elencate, sono nocive per il nostro corpo, perché, si tratta di onde elettromagnetiche non ionizzante, cioè che non ionizzano il mezzo che attraversano, e di conseguenza, non alternano le molecole.
L’unico effetto che potrebbe essere dannoso per il corpo umano, potrebbe essere il riscaldamento; ma, anche per questo, possiamo stare tranquilli perché, i livelli di esposizione sono bassi; inoltre, bisogna ricordare che, per immettere sul mercato dispositivi mobili pronti all’acquisto, le aziende, devono aver rispettato i livelli di esposizione massimi
.Un’altra circostanza che preoccupa tutti i consumatori, sono i problemi di sicurezza rilevati nella rete 4G; un gruppo di ricercatori della Ruhr-Universität Bochum e della New York University di Abu Dhabi, hanno scoperto, delle vulnerabilità sulla rete.
I problemi scoperti, sono contenuti in tre protocolli: il primo protocollo utilizzato per associare il dispositivo alla rete; il secondo per ricavare le informazioni e, infine, l’ultimo per disconnettere il dispositivo.
Attraverso queste vulnerabilità, un possibile hacker, potrebbe con facilità, entrare nello smartphone di qualsiasi consumatore, e violare la privacy; leggere i messaggi, ascoltare le telefonate, inviare falsi messaggi di allarme, tutto questo, in mano di una persona estranea.
I ricercatori, tranquillizzano gli utenti, facendogli sapere che, per questi tipi di attacchi, servono delle attrezzature specifiche e con un costo, non del tutto economico e non alla portata di tutti. Inoltre, i ricercatori, si rivolgono, a tutti i coloro che lavorano sulla rete 5G, di tener conto di queste vulnerabilità con il fine di non ripetere gli stessi errori.