L’agenzia spaziale degli Stati Uniti ha annunciato che la sonda spaziale Voyager 2, lanciata nello spazio nel 1977, è entrata ufficialmente in quella che è considerata la frontiera del nostro sistema solare, il che significa che è la seconda volta che una navicella costruita dall’uomo lascia il nostro “quartiere di stelle” per entrare in un territorio sconosciuto. La prima a farlo è stata sua sorella gemella Voyager 1, nel 2012.
La sonda si trova in quella che è conosciuta come “l’eliopausa“, l’area che divide il Sistema Solare dallo spazio interstellare. “Sebbene la Voyager 1 abbia attraversato l’eliopausa nel 2012, l’ha fatto in un posto diverso in un momento diverso“, ha affermato John Richardson, il principale investigatore del Plasma Scientific Experiment e del Massachusetts Institute of Technology di Cambridge.
Per questo motivo ha sottolineato che il fatto che Voyager 2 stia uscendo da qualche altra parte significa che gli scienziati, oggi, stanno vedendo cose che non hanno mai visto prima.
“Voyager 2 è ora a poco più di 11 miliardi di miglia (18.000 milioni di chilometri) distante dalla Terra“.
Cosa accadrà ora
Gli operatori della missione possono ancora comunicare con la sonda quando entrano in questa nuova fase del loro viaggio, ma le informazioni, che si muovono alla velocità della luce, necessitano di circa 16,5 ore per viaggiare dalla sonda alla Terra. In confronto, la “luce che percorre la distanza che ci separa dal Sole impiega circa otto minuti per raggiungere la Terra“, ha spiegato lo scienziato.