Samsung, la società che nel tempo ha preso il posto di Nokia come il più grande produttore di smartphone al mondo, è nei guai. I suoi smartphone di punta, quelli che portano più soldi, vengono venduti sempre meno e alla fine del 2018 emerge un altro dato: anche nella fascia media le vendite arrancano e la società rischia grosso.
Non devi fidarti di noi per sapere o meno che Samsung sta lentamente perdendo la sua presenza sul mercato. Il produttore non fornisce dati ufficiali sulle vendite ma noi facciamo affidamento all’analisi di IDC e di altre società che concordano sul fatto che le spedizioni di smartphone Samsung stanno calando costantemente.
E se all’inizio del 2018 la stessa Samsung ha confermato di assistere a ritmi di vendite più lenti, verso la metà e la fine dell’anno è chiaro che c’è un problema in tutte le fasce del mercato degli smartphone. IDC spiega che Samsung ha registrato un trimestre molto difficile con le vendite di smartphone in calo del 13,4% rispetto a un anno fa.
Il tutto per volumi complessivi pari a 72,2 milioni che sono appena sufficienti per mantenere la prima posizione in un mercato saturo. E anche se Galaxy Note 9 ha fatto meglio degli altri top di gamma del produttore, la sfida più grande, dove il produttore coreano sta perdendo, è quella dei dispositivi più economici.
Il motivo è presto detto: la concorrenza offre prodotti con caratteristiche migliori a prezzi decisamente più bassi. Per intenderci, Samsung arriva a chiedere fino a 200 euro in più per uno smartphone che offre le stesse prestazioni di quello di un competitor. In più, la stessa concorrenza offre sempre più spesso smartphone con Android One.
Questi dispositivi hanno aggiornamenti tempestivi, a prescindere dalla loro fascia di mercato e quindi dal prezzo. Qualcosa che Samsung non riesce ad offrire, nemmeno con i terminali che dovrebbero fidalizzare di più la clientela.
Samsung, è davvero finita per il produttore coreano?
No certo che no, una società di dimensioni ragguardevoli come quelle di Samsung ha certamente le risorse per riprendersi da un anno (o più) dove le vendite non hanno portato i risultati sperati. Il problema è che questo rallentamento è dettato anche da un mercato ormai saturo che, se non viene rivoluzionato, potrà mangiarsi gli attuali big.
Samsung, inoltre, deve concentrarsi maggiormente sull’esperienza di utilizzo dei propri dispositivi; anche quelli economici. Perché non basta iniziare ad offrire schermi Super AMOLED di impatto anche nei suoi telefoni di fascia media e dimenticarsi poi la velocità e la stabilità.
O gli aggiornamenti garantiti e veloci. E allo stesso tempo deve differenziare i suoi top di gamma in maniera precisa, convincendo gli utenti che stanno per acquistare qualcosa di eccezionale. Noi siamo certi che Samsung può fare tutto questo ma deve volerlo veramente altrimenti farà proprio la fine della vecchia Nokia.