Apple ha lanciato la moda del notch in occasione del suo iPhone X. Un intaglio nella parte alta dei display che ha scatenato accese polemiche. Si è arrivati ad occultare l’odiosa tacca con soluzioni software efficaci e proposte per il fai-da-te accettabili. Con il notch si è predisposta una specifica area ospite per sensori ed obiettivi. Dopo Apple anche Android si è adeguata al trend ma non è certo la migliore soluzione per massimizzare il rapporto schermo/dimensioni.
Presi dallo sconforto del notch molti produttori hanno deciso di optare per proposte davvero senza bordi. Il primo esempio di display esteso senza cornici è arrivato con Xiaomi attraverso il suo Mi MIX che ha affascinato i compratori di tutto il mondo. La capsula auricolare è stata eliminata e sostituita da un sistema piezoelettrico in grado di far vibrare la cornice dello smartphone facendogli emettere un suono. Il sensore di luminosità è stato spostato sul retro e la fotocamera alloggiata nell’area in basso della cornice del display.
Di recente, Samsung e Huawei hanno trasformato questa idea in qualcosa di diverso e con Galaxy S10 si assisterà alla nascita del primo display Infinity-O con buco nel pannello. Anche Huawei si muoverà in tal senso con il suo nuovo Nova 4. Honor, intanto, lavora al suo View 20.
Con Vivo si è introdotto il concetto di fotocamera popup
, ossia un modulo a scomparsa direttamente inserito nella scocca del Nex Phone. Una sorta di carrellino, come quello usato per la SIM ma stavolta motorizzato. Lo stesso concetto è stato ripreso poi da Oppo Find X che ne ha estremizzato la forma includendo anche una sorta di notch a scomparsa con tutti i sensori ed i sistemi di sblocco facciali inclusi.
Nubia X prima e Vivo Nex 2 poi hanno deciso di rimuovere completamente la fotocamera frontale su parti meccaniche. Il problema è stato risolto con uno schermo a specchio che usa il riflesso della fotocamera posteriore per scattare le foto.
Una volta accertato che la presenza di parte meccaniche può portare a problemi di rottura delle componenti si è deciso per un’azione manuale. Su Mi MIX 3 e Magic 2, ad esempio, è previsto un sistema di comando ad azione manuale usato fin dai primi anni 2000 da Nokia. Ve lo ricordate? Funziona tutto sommato allo stesso identico modo con la differenza che lo scorrimento non mette in mostra la tastiera ma la fotocamera anteriori con tanto di sensori.
Xiaomi ha annunciato un sistema stabile per 300.000 aperture, ma è stato possibile scoprire che regge bene fino a 600.000 aperture senza grossi problemi.
Il video precedente ne è la prova. Da questo si osserva l’efficacia del sistema che, conti alla mano, garantisce 100 aperture al giorno per 16 anni consecutivi. Un meccanismo soddisfacente ed innovativo.
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