Il nuovo documento diffuso dalla EUIPO mostra quali siano le vie da seguire per perpetrare violazioni al diritto d’autore. Offre un prospetto sui danni stimati e sui mercati di riferimento. La lista è corposa e scorrendo l’elenco si scoprono alcune informazioni che caratterizzano ognuno dei portali citati.
Il nuovo elenco è organizzato ad hoc e tra i siti di maggiore interesse spiccano i portali per la ricerca dei file torrent, cyberlocker ed altri sistemi che propongono link ed altre risorse. Ognuno di questi sistemi è accusato di fomentare le violazioni al diritto d’autore, rappresentando di fatti il 2,5% del commercio mondiale. Un problema che non riguarda solo i contenuti digitali ma anche il settore della saluta pubblica, osteggiata dalla vendita di beni contraffatti.
Nella nota ufficiale è possibile scorgere un problema molto diffuso che dall’Italia sconfina anche nel contesto dei mercati di importazione internazionali in riferimento ai beni virtuali e fisici.
“La lista punta anche ad accrescere la consapevolezza dei consumatori riguardo ai rischi ambientali, di sicurezza e altro correlati all’acquisto in mercati potenzialmente problematici”
In relazione al contesto pirateria multimediale il documento certifica che negli ultimi 15 anni le abitudini dei consumatori sono cambiate radicalmente in direzione di un limite geografico ormai inesistente. Per quanto ridotto, il consumo di contenuti illeciti resta ancora un perno centrale e rilevante nel contesto del web. Va necessariamente affrontato.
Si tenta di sminuire l’azione dei pirati grazie a prepotenti azioni investigative e di chiusura dei portali che, in definitiva, non portano ad una soluzione finale. Molti siti riaprono sotto nuove vesti e fornire la lista significa alimentare le speranza di chi perpetra questi illeciti. Con in mano l’elenco, infatti, è facile effettuare una ricerca per poi scoprire che i siti hanno riaperto altrove.
La lista, che indichiamo a seguire, potrebbe spingere molti a riprendere a scaricare coscienti del fatto che la chiusura dei portali non ha frenato gli effetti delle violazioni al copyright. Voi che ne pensate?