Non sono bastate le infinite truffe online da parte di call center falsi e cybercriminali agguerriti che con il phishing hanno costruito una carriera. Nel 2018, tanti utenti non hanno ancora imparato che le password facili da ricordare, quelle nate da una sequenza banale di tasti, sono altrettanto semplici da scovare per gli hacker.
Proteggere il vostro account bancario con codici di sicurezza semplici, contenenti una stringa alfanumerica come “123456” o “querty123”, non può essere una pratica ancora fattibile. Questo tipo di password, e tutte le derivazioni che ne comportano, sono le più usate e abusate dall’utenza.
Quanto affermiamo è il frutto della ricerca di SplashData, una società leader nella sicurezza e management delle password, che ha analizzato un database di oltre 5 milioni di password trafugate nel 2018 tra Nord America ed Europa. Tra quelle più rubate dagli hacker, il 10% degli utenti ha utilizzato codici ridicolmente semplici che vi sveliamo in una lista in basso, mentre il 3% ha optato per “123456”.
Il vizio di semplificare i codici, anche per proteggere account o servizi vitali come i conti bancari, sembra essere molto democratico. Colpisce gli utenti comuni come anche le star del jet set mondiale. Fortuna vuole che molti servizi non accettino codici facili composte da sole sequenze numeriche, nomi comuni o altro.
Dulcis in fundo, ecco a voi la lista delle prime 25 password più utilizzate, e rubate, dall’utente medio secondo SplashData. Se vi ritrovate in alcune di esse, consigliamo di rivedere le vostre priorità:
123456
password
123456789
12345678
12345
111111
1234567
sunshine
qwerty
iloveyou
princess
admin
welcome
666666
abc123
football
123123
monkey
654321
!@#$%^&*
charlie
aa123456
donald
password1
qwerty123